Michele Neri on Vinile:
“Il quartetto giunge al quarto disco, dal dicotomico titolo Violato Intatto, e forse siamo di fronte all’opera migliore del repertorio.”
Mario Giammetti on Classic Rock:
“Gli AdC spiccano per una tecnica superiore alla media e conquistano con 73 minuti di virtuosismi che riecheggiano Perigeo, Area e King Crimson.”
Douwe Fledderus on ProgVisions:
“What can we musically expect from the band Accordo dei Contrari. I think that their music is food for the open minded progressive rock lover.”
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on ProgEchoes:
“Moins jazz et plus progressif, l’album se fait très inventif (sonorités, couleurs, compositions) et propose des ambiances très variées notamment grâce aux claviers de Giovanni Parmeggiani qui offre des sonorités toujours renouvelées allant jusqu’à faire oublier l’absence de basse dans cette formule du groupe qui intègre cette fois un saxo.”
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Jochen Rindfrey on BabyBlaue:
“Ansonsten bietet das Quartett seine bewährte und immer noch mitreißende Mischung aus kantigem Jazzrock und nicht weniger kantigem Retro-Prog, gelegentlich noch um dezente Ethno-Elemente nahöstlicher Art erweitert. Das Ganze wird wieder virtuos vorgetragen, so dass Accordo dei Contrari auch mit diesem Album wieder zur Speerspitze des modernen italienischen Prog gehören.”
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on HamelinProg:
“Registrato dal vivo in studio e masterizzato da Udi Koomran, in Violato Intatto troviamo tutta l’anima eclettica e ‘ossimorica’ di Accordo dei Contrari riversata in undici micro(macro)mondi irrequieti e onirici, frizzanti e ponderati, in cui i quattro riescono quasi con semplicità disarmante a ‘piegare’ la volontà degli strumenti a proprio favore in quel ‘gioco degli opposti’ che è elemento insito nel DNA della band.
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Accordo dei Contrari 